domenica 8 settembre 2019

L’epico decimo anniversario di The Vampire Diaries!

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A breve, si celebrerà il decimo anniversario del debutto di The Vampire Diaries, e questo articolo è il mio modo di partecipare ai festeggiamenti.
Quando io ero un liceale tra la fine del decennio scorso e gli inizi del corrente, i film e le serie sui miei coetanei erano soltanto di tre tipi diversi:
  • Quelli con relazioni amorose incredibili, nel senso che non è affatto credibile che due si incontrino per caso a scuola e di colpo si amino come se si conoscessero da decenni, al punto da fare cose che non farebbe neanche una coppia alle nozze d’argento. Federico Moccia ci ha costruito una carriera sopra di esso. “Io e te 3msc” (partono flashback);
  • Quelli che GUARDATE COME SIAMO RICCHI E FIGHI, roba che uno dei protagonisti può indossare un vestito che da solo vale più di quanto tu vedresti in dieci anni di lavoro. Gossip Girl e 90210 erano serie che si fondavano esattamente su questo;
  • Quelli con una ragazza che si innamora di un bel tenebroso, ma questi è una creatura speciale soprannaturale, e quindi si crea un triangolo amoroso tra i due e un altro bel tenebroso che tira avanti tutta la baracca;
Eppure, c’è stata una serie TV che è stata in grado di essere tutto questo allo stesso tempo.
Sto parlando, appunto, di The Vampire Diaries.
Per più di un secolo ho vissuto nel segreto, nascondendomi nell’ombra, solo al mondo. Fino ad ora. Sono un vampiro e questa è la mia storia.
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Il 10 Settembre del 2009, debuttò sulla CW l’adattamento televisivo della saga de “Il Diario del Vampiro” di Lisa Jane Smith. Tale serie, denominata The Vampire Diaries, era curata da Kevin Williamson (produttore esecutivo di Dawson’s Creek) e Julie Plec (co-produttrice dei film di Scream).
La trama di partenza era semplice, ossia la classica storia dell’adolescente solitaria e taciturna che si trova divisa tra le attenzioni di un vampiro bel tenebroso ma d’animo buono ed uno che non sapeva fare altro che essere cattivo.
Dopotutto, TVD uscì nel periodo in cui i vampiri e le serie soprannaturali Young Adult andavano fortissimo grazie al boom simultaneo di True Blood in TV e Twilight al cinema.
Caro diario, oggi sarà diverso. Deve essere diverso. Sorriderò e sarò credibile. Il mio sorriso dirà “Sto bene, grazie. Sì. Mi sento molto meglio”. Non sarò più la ragazza triste che ha perso i genitori. Ricomincerò da zero. Sarò una persona nuova. È l’unico modo per superare tutto.
Il titolo deriva dal fatto che la ragazza, Elena Gilbert, inizialmente appunta la propria vita in un diario, cosa simile a quanto fa uno dei due vampiri.
A tal proposito, i due, Stefan e Damon Salvatore, sono fratelli che furono trasformati durante la Guerra Civile, e vi è anche un sorprendente mistero legato al fatto che la donna da loro amata, Katherine Pierce, era identica ad Elena.
Tuttavia, qui non voglio parlare soltanto della serie in sé, ma anche di alcuni aspetti che, secondo me, hanno contribuito TVD ad essere una delle serie più epiche di sempre. Quanto alla trama, ho già scritto un articolo l’anno scorso (da cui ho ripreso l’inizio per questo). Non è uno spam rivolto a me stesso, quanto più la mancanza di voglia di ripetermi troppo, quando so che questo articolo sarà alquanto lungo.
Nel mezzo, poi, inserirò alcune delle frasi più celebri e, secondo me, significative della serie.
Ah, devo avvertirvi che farò molti spoiler sulla serie, perché mi è alquanto difficile celebrarla senza menzionare direttamente alcuni eventi.
Lo so, potrei anche evitare di avvertire, considerando che questo articolo celebra i dieci anni della serie, ma sono fatto così: odio fare spoiler, perfino di classici come Via col Vento!
Coraggio, andiamo avanti.
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Se ora te ne vai lo fai per te, perché io so cosa voglio. Stefan… io ti amo.
L’approccio dei social
Avendo debuttato nel 2009, The Vampire Diaries ha potuto sfruttare appieno il boom dei social network, che stavano iniziando ad essere una parte fondamentale delle nostre vite.
Di conseguenza, il fandom aveva nuovi modi per poter alzare la propria voce e farsi sentire, e questo ha fatto sì che tutti parlassero di TVD quando era all’apice del suo successo.
Insieme a Pretty Little Liars e Teen Wolf, questa serie ha aperto i cancelli verso una nuova era di consumazione televisiva, una in cui era maggiormente tangibile il contatto coi fan.
Certo, Lost sarà stata la prima vera serie che ha sfruttato l’interattività online, ma è The Vampire Diaries che ha canalizzato l’ondata dei social media.
Non ti ho ipnotizzata ad Atlanta perché ci stavamo divertendo. Volevo che fosse vero. Mi sto fidando di te. Non farmene pentire.
La musica
TVD ha sempre avuto una buona colonna sonora, ed io ho conosciuto molte canzoni ascoltandole in momenti chiave di un episodio.
Per questo, ho pensato di metterne qui 10 che ascolto tutt’ora, come una sorta di juke-box speciale. Ah, vi avverto che non sarà tutto in ordine, per cui trovereste canzoni apparse nella seconda stagione prima di canzoni che, magari, erano nel pilota.
All American Rejects – Back to Me
Avevo conosciuto questa band quando uscì “Gives you hell”, ma questa era una delle poche canzoni del pilota che non conoscevo (“Kids” degli MGMT e “Never Say Never” dei Fray le ascoltavo già da un po’).
Foster the People – Helena Beat
Di questa band preferisco “Pumped up kicks”, ma mi rimase impresso questo brano perché si trova in un episodio centrale ed importante quella serie.
TV on the Radio – DLZ
Quando guardavo Breaking Bad, una volta giunto alla famosa scena “state fuori dal mio territorio!”, pensai “ma questa canzone già la conosco”. Si tratta della scena finale di uno dei miei episodi preferiti. Qui, un Damon in crisi esistenziale si trova ad essere in dubbio su se attaccare una ragazza di nome Jessica o meno. Mi piacque così tanto che provai anche a ridoppiarla da solo, ed il file era persino su YouTube, ma non andate a cercarlo, perché il canale non esiste più da anni.
The Brightest Hour
Questo brano mi è rimasto talmente impresso nella mente che, quando sono tranquillo e rilassato, nella mia mente parte “one step closer, getting brighter”.
Within Temptaion – All I Need
Io già ascoltavo i Within Temptation, ma non conoscevo All I Need. Mi diverte pensare che io li ho conosciuti con “Our Solemn Hour” e “Stand my ground” e poi ci sono i fan di TVD che ne sono venuti a conoscenza con All I Need.
Birdy – Skinny Love
Questa è, in realtà, una cover, ma la cosa sorprendente è che Birdy aveva 15 anni quando l’ha realizzata. Funge da colonna sonora di una delle scene più toccanti della serie.
Metric – Help I’m Alive
Il bello è che questa canzone mi è rimasta impressa, ma non ho affatto memoria di quale sia la scena di TVD in cui l’ho sentita.
Great Northern – Houses
Io adoravo guardare delle sigle realizzate dai fan su serie ipotetiche o su telefilm che una sigla non ce l’hanno, e “Houses” era tra le più gettonate per le sigle di TVD. Ero indeciso se mettere questa o “Ultanumb”.
Florence and the Machine – Never let me go
Unico brano a non provenire dalle prime due stagioni.
Anberlin – Enjoy The Silence
La “Damon dance” eseguita su questa cover di Enjoy The Silence è una delle scene più iconiche della prima porzione della prima stagione. Conobbi così gli Anberlin, che, nel frattempo, si sono pure sciolti.
Questo è il jukebox con 10 delle canzoni che ho conosciuto grazie a questa serie, ma ne mancano altre, come “Down” di Jason Walker o “Family Tree” di Matthew West. Inoltre, canzoni come “Say All I Need” degli One Republic o “Run” di Leona Lewis (ma è una cover) già le conoscevo prima di ascoltarle nell’episodio.
Ciao, John. Addio, John.
L’incredibile seconda stagione
Per me (e per moltissimi altri), la seconda stagione è stata la migliore della serie. Ora, io non so perché gli altri la pensano così, ma il mio motivo è legato a come hanno magistralmente gestito il cattivo finale, ossia Klaus.
Joseph Morgan ha debuttato nei panni di Klaus nella scena finale del diciannovesimo episodio della stagione (quindi, a tre puntate dal termine), eppure la sua presenza si è fatta sentire per buona parte della stagione.
Il motivo? Semplice: hanno saputo gestire la sua minaccia così bene che il solo sentir nominare Klaus faceva impaurire i protagonisti.
Nella prima porzione di stagione, Katherine funge da antagonista dei nostri eroi (non ricordo più se avessero un nome o no), ed è abbastanza malefica, arrivando a trasformare Caroline in una vampira e Tyler in un lupo mannaro, il tutto per i suoi piani. Tuttavia, noi scopriamo che, nel suo passato, c’era un uomo, Klaus, dal quale lei scappa da secoli, sin da quando era ancora un’umana e viveva in Bulgaria con la sua famiglia.
Meglio che moriate voi che io.
Dopodiché, nell’ottavo episodio, arriva il nuovo antagonista: Elijah (chiamato Elia nel doppiaggio italiano). Come si presenta Elijah agli occhi degli spettatori? Andando da Trevor e Rose, che stavano scappando da lui da cinquecento anni, spiegandogli che quello che sta per fare è dovuto alla loro mancanza di lealtà … e decapitando Trevor senza scomporsi!
I nostri, alla fine, riescono ad infilzare Elijah per scappare, ma questi non è affatto morto, cosa che rivela che non è un vampiro comune.
Insomma, scopriamo che Elena, Damon, Stefan e gli altri devono vedersela con un terribile antagonista sapendo che non è nemmeno quello finale.
Nel corso delle puntate, quindi, i protagonisti cercano di architettare un piano affinché il piano di Klaus, il “sacrificio”, non venga effettuato e nessuno si faccia del male. Arrivano persino a collaborare con John Gilbert, che era il cattivo della prima stagione, e il fatto che loro debbano collaborare con un vecchio antagonista per fermarne uno nuovo già è un pessimo presagio.
Nella dirittura d’arrivo verso la parte conclusiva della stagione, però, assistiamo a tre cose che rendono il tutto più angosciante:
  • Nella 2×15, dopo aver scoperto che esiste uno specifico pugnale che può uccidere Elijah, i nostri cercano di usarlo, ma sanno che, qualora dovesse usarlo un vampiro, questi morirà. Infatti, Elena è disperata perché teme che sia Damon a volerlo pugnalare, ma, per fortuna di tutti, è Alaric a compiere il gesto;
  • Nella 2×17, Isobel, che, nella stagione precedente, si è scoperto essere la madre naturale di Elena, rivela di star lavorando per conto di Klaus, e, non appena questi la telefona, lei si toglie la vita, facendosi ardere viva di fronte ad Elena. A me non piacque l’espressione di Elena in quella scena, ma lei sta osservando la sua madre naturale (e lei aveva scoperto da pochi mesi che quella era la sua vera madre) morire bruciata davanti ai suoi occhi. Elena ne ha passate di tutte, ma di certo questa deve essere un’esperienza traumatica;
  • Nella 2×18, Alaric viene impossessato da Klaus, cosa che fa capire che, dopo tutto questo tempo, l’Originale sta arrivando;
Ma io devo, Jessica, perché non sono umano e mi manca, mi manca più di qualsiasi altra cosa al mondo! Questo è il mio segreto, Jessica, ma come fa un uomo a sopportare tutto questo dolore?
Alla fine della 2×18, poi, Elena fa qualcosa che cambia le sorti della storia: lei, che, per tutta la stagione non ha fatto altro che ripetere “non voglio che le persone a cui tengo soffrano”, pensa che Elijah possa essere un alleato utile per contrastare Klaus, per cui sfila il pugnale dal suo corpo, facendolo tornare in vita.
Colpi di scena su colpi di scena ci conducono verso la 2×19, “Klaus”, nella quale Elijah fa una rivelazione: lui e Klaus sono fratelli. In poche parole, Elijah non ha qualche tornaconto personale per cui lavora con Klaus: i due sono una famiglia, cosa che indica che, teoricamente, ce ne sono altri come loro!
Il doppiaggio italiano, poi, ha (secondo il mio modesto parere) migliorato la frase che Elijah dice dopo aver detto “Klaus è mio fratello”, perché, in italiano, dice così:
Sei rimasta senza parole. Credo che l’espressione che tu stia cercando sia “Oh mio Dio”.
Il tutto detto con il classico tono pacato di Elijah.
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Come dicevo, però, a fine puntata, Klaus in persona compie finalmente il suo ingresso in scena, perché è ormai giunto il momento del “sacrificio”.
Nella 2×20, poi, la situazione comincia a degenerare: Damon, che non è convinto che Elijah (che ha con sé uno speciale elisir) sia affidabile, fa bere ad Elena del sangue, affinché lei, qualora dovesse morire, possa diventare una vampira. Dopodiché, il nostro Salvatore (capita? Ok, scusate …) va da Klaus per dirgli che gli ha rovinato il piano, ma questi gli rivela che ce l’ha eccome un nuovo vampiro per il sacrificio (servono un vampiro ed un licantropo), e mette Damon al tappeto. Katherine, quindi, gli comunica che Tyler lo ha morso, il che significa che lui morirà a breve.
Dulcis in fundo, a fine puntata, il sacrificio ha inizio, e scopriamo che il nuovo vampiro è … Jenna, la zia di Elena, la quale è stata trasformata da Klaus subito dopo aver scoperto dell’esistenza dei vampiri (lei era stata ignara di tutto per quasi due intere stagioni).
L’episodio successivo, il penultimo, s’intitola “Anche il Sole sorge”, ed è qui che si conclude la storyline principale della stagione.
Dopo 20 puntate passate a cercare di impedire che Klaus compia il suo sacrificio, soprattutto ora che zia Jenna è in pericolo … i nostri falliscono!
Klaus compie il sacrificio, uccide Jenna e fa fuori anche Elena, la quale si salva solo perché, tramite un incantesimo, John Gilbert ha dato la sua vita per salvare sua figlia (cosa che significa che entrambi i genitori naturali di Elena sono morti per colpa di Klaus).
Il cattivo ha vinto, e lo ha fatto prima del finale di stagione.
Nell’ultima puntata, infatti, osserviamo Stefan che decide di andare via con Klaus, che pugnala Elijah e lo mette in una bara in un posto dove ci sono le bare della sua famiglia (che inquietudine!), mentre i nostri, dopo il funerale di Jenna, devono fare i conti col tornare a vivere la loro vita sapendo di essere stati sconfitti.
Per me, la seconda stagione di TVD è un esempio perfetto di come gestire un cattivo:
  • Racconti storie su di lui così intimidatorie che la sua stessa esistenza è motivo di terrore;
  • I nemici secondari sono altamente cattivi ed invincibili, cosa che fa capire che il “boss finale” sarà qualcosa di peggio;
  • Lo status quo dei buoni viene stravolto di continuo;
  • I buoni soffrono atrocemente;
  • Alla fine, il cattivo VINCE, cosa ormai rara in una serie CW;
Ovviamente, Klaus è diventato così popolare che, adesso, ha una serie tutta sua (The Originals).
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Una nota che andrebbe menzionata è il rapporto tra Stefan e Damon, il quale può essere sintetizzato appieno dalla frase qui sotto:
Penso che sarai tu a salvarlo da se stesso. E non sarà perchè ama me. Ma perchè ama te
Le Ship
Comunque, una parte assai fondamentale di The Vampire Diaries sono state le ship. Aver preso parte alla “guerra interna” del fandom sulle coppie Stelena e Delena è una di quelle esperienze che restano dentro di te, e che ti fanno quasi sentire una sorpresa nostalgia dei vecchi tempi. Una chicca: il ragno che morde Peter Parker e lo trasforma in Spider-Man è un esemplare di Delena Cancerides. Spero che la cosa non vi abbia rovinato l’epicità del nome della ship.
Vi mostrerò, adesso, un esempio di frasi che gli shipper di entrambe le fazioni usavano di continuo.
Ho fatto tante scelte che mi hanno portato a questo, me lo merito. Io merito di morire, ma è tutto ok, perché se avessi scelto in modo diverso non ti avrei conosciuta. Mi dispiace tanto, ti ho fatto soffrire, Elena. So che tu ami Stefan e sarà per sempre Stefan… ma io ti amo. Dovevi saperlo…
“Sarà per sempre Stefan” era diventato quasi un motto per chi shippava Stelena, la coppia iniziale della serie, dal momento che Elena conosce prima lui, ed è stando con lui che scopre di Katherine Pierce.
Per Damon, c’è una delle sue frasi:
Tu vuoi un amore che ti consumi. Vuoi passione, avventura, e anche un po’ di pericolo.
La si vedeva così tanto in giro questa frase che aveva quasi soppiantato “l’amore fa schifo”, che era la tagline della serie.
Stando alle vicende al di fuori del set, poi, sembra divertente come, agli inizi, Elena stesse con Stefan, ma Nina Dobrev e Paul Wesley non andavano d’accordo, mentre, nel periodo del Delena, accadde tutta la relazione e rottura brusca fra la Dobrev e Ian Somerhalder. Ammetto che sapere che non avresti detto che a turni lei non era in buoni rapporti con entrambi me l’ha fatta rivalutare.
Fanno fluttuare lanterne in cielo, ci credi? Lanterne giapponesi, simbolo del passato che è passato. Be’, notizia flash: non siamo giapponesi. Lo sai cosa sono? Bambini. Come se bastasse accendere una candela per far tornare tutto okay, o dire una preghiera, o fingere che Elena non finirà come tutti noi, vampiri omicidi. Bambini illusi, esasperati, idioti e sciocchi. E lo so cosa tu dirai: “Li fa sentire meglio, Damon”. Davvero, dici? Per quanto? Per un minuto, un giorno? Che differenza può fare? Perché, alla fine, quando perdi una persona, ogni candela, ogni preghiera non compenserà mai il fatto che l’unica cosa che ti rimane è un vuoto nella tua vita, al posto della persona che amavi tanto. E una lapide, con incisa una data di nascita sicuramente sbagliata.
Comunque, penso che bisogni far capire quanto centrali fossero le ship della serie. In sostanza, ogni stagione se ne inventava di tutti i colori per mettere a repentaglio la vita amorosa di Elena. Non parlo di cose come l’asservimento, in cui di colpo scopriamo che un vampiro può essere “pilotato” da un altro.
Il picco lo si ha quando si viene a sapere che Elena e Stefan sono una sorta di “reincarnazione” della prima coppia immortale, e il loro amore garantisce l’equilibrio dell’universo.
A quel tempo, Elena stava con Damon, per cui si ha una situazione assurda in cui una serie dice che la volontà dell’intero universo è quella di rompere la loro coppia. Esiste una serie che ha scomodato l’entropia universale per rompere una coppia?
Nessuno può dirmi come vivere la mia vita. Nessuno può dirmi chi amare! Specialmente una strega preistorica e vendicativa… e di sicuro non l’universo! E non lascerò che un’altra persona e il suo concetto di destino blocchino il mio amore o il costruire un futuro con te. Perché tu sei la mia vita…
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Cos’è stato TVD per me
Direi che io possa arrivare alla fine di questo articolo.
Cos’è stata questa serie per me? Tantissimo. Sul serio, gli ultimi 9 anni della mia vita sono stati plasmati dall’essere entrato a far parte di questo fandom.
Avete presente quando provate a immaginare come sarebbe la vostra vita se non fosse successa una cosa specifica, per poi rendervi conto che non avreste assolutamente idea di cosa sarebbe avvenuto al suo posto?
Ecco, per me, l’aver iniziato a seguire TVD è quell’evento. Nel fandom, ho conosciuto amici importanti, con cui mi tengo ancora in contatto, ed è stato interagendo con questi amici che ho scoperto altre passioni, svolto attività interessanti, vissuto esperienze incredibili che non sto qui a raccontarvi perché questo articolo non è su di me.
Infatti, proprio qui, su questo blog, torno continuamente sulla serie perché mi ha dato tanto. Giuro, non saprei bene come definirlo, per cui mi limiterò a concludere l’articolo con dei ringraziamenti.
Caro diario, oggi sarà diverso. Oggi sorriderò, e sarà sincero. Perché oggi è il giorno in cui ricomincio a vivere.
Grazie, per avermi fatto scoprire più da vicino il mondo dei telefilm.
Grazie, perché devo a te l’aver conosciuto alcuni dei miei più cari amici.
Grazie, perché questo blog ti deve tantissimo.
Grazie, perché le conseguenze indirette di averti iniziato condizionano ancora la mia vita in positivo.
Grazie, per questi dieci, epici anni.
Grazie, The Vampire Diaries.
Questa vita sarà bellissima, e meravigliosa, ma non senza sofferenze. Con la morte arriva la pace, ma il dolore è parte della vita, e, come l’amore, ci fa sentire vivi. E la vita continua.

martedì 28 agosto 2018

The culture behind a Megazord: the complete list


Welcome back to my blog.
Last Spring, I wrote my final “The culture behind a Megazord”, and I started wondering if that was going to be the end of my tokusatsu-themed article, as I have, for the most part, moved on from that genre. After five years, in fact, I simply figured out I was done with Rangers, Sentai, Riders and so on.
Okay, not totally done, because I still listen to some soundtracks and take some inspiration from them when I write, but I actually stopped watching tokusatsu and following its world (if I know some of the things that have happened, it is just because, sometimes, I’m curious about what are those I used to follow going).
However, as I finished, I considered making at least two final posts: one for the 25th anniversary of Power Rangers on August, 28th, and a definitive list of all the posts in December.
The anniversary post did not happen, alongside other article ideas that I had every now and then (like a post concerning the World Cup, or something for the Gridman and Ultraman animated shows that are coming on Netflix), but I figured out I didn’t actually want to write them, so I simply stopped.
Yet, I think I at least owe one final article to this series, as it gave me so much in the last years, and I don’t talk only about this blog.
Therefore, I looked in the blog’s archive and I did two things:
1)    Looked at tokusatsu-related posts that have never been included in the series, most notably the posts I made in 2014, including my first ever article written in English. No, not just my first tokusatsu article: I talk about my first overall article made in another language. Then, I retconned them into being part of it, which means that, now, those posts that have not been included by now will almost certainly never be included here;
2)    Made one final document to include all the posts, which are actually 528. Then, I colour coded them just so it would at least be a bit clear what’s the topic, if the title doesn’t reveal it, and grouped all the same colours together;
I have spent the entire afternoon on this, and I forgot how it felt like to spend hours and hours on a tokusatsu post.
I will now show you all the links, always being thankful of all the support and following I have had in those years.
Do not worry, I haven’t stopped writing them out of anger or anything: it’s just that, sometimes, there are things that suddenly stop being part of your life, even if they were a good portion of it before.
Don't be sad because I have to say goodbye. Be glad that we got to meet in the first place (Orion, Super Megaforce Silver)
Now, here is the list, and, at the bottom of the post, I’ll say one definitive goodbye to “The culture behind a Megazord”.
COLOUR NOTES
CYAN: Personal opinions, criticisms and suggestions
RED: Discussing about Power Rangers (including comparisons with Super Sentai)
GREEN: “behind the scenes” and personal stuff (note 1)
PURPLE: external links (note 2)
BLACK: “What if?”
YELLOW: Megazord discussion (aka when the title of the series was literal)
BLUE: Super Sentai
SILVER: Toei Universe and other tokusatsu
1 some of these posts may have non-updated or incongruent data because I either wrote them before retconning the series or I decided to keep them that way, even though I may say information and suppositions of things that have now happened.
2 many of the links are now “dead”, but I wanted to keep the articles in the list because I want all the articles that have been part of it to be included in this list.  


Thank you, “The culture behind a Megazord”, for showing me how it feels like to write with effort and passion for years about something you really like, without caring about receiving anything in return.
Thank you, “The culture behind a Megazord”, for all the time I have spent with you. I may have not liked some of the posts I made, but I never regretted spending hours on them.
Thank you, “The culture behind a Megazord”, for being something more than just a series of articles about superheroes, and for actually being something I will always look back with a smile on my face.
Thank you, “The culture behind a Megazord”, and may the power protect you.
And now, readers who have followed me for years, thank you so much, and I hope that your passion and dedication will be moved forward to tokusatsu and to other content creators who would definitely be happy to positively contribute to this morphenomenal community.
This is definitely the end.
See you, next time, here, on the Empty Blog!